Parte domani da Castelfranci (Irpinia) il secondo ciclo di seminari del progetto ‘Biowine’ per verificare le rielaborazioni adottate per la stesura del regolamento intercomunale di polizia rurale

A chiudere l’incontro saranno la presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio e la guida della Commissione Agricoltura alla Regione Campania, Maurizio Petracca

De Pizzol, referente Comuni dell’area Docg Prosecco Conegliano – Valdobbiadene: «Il nostro Regolamento è un processo virtuoso che ha contribuito notevolmente al recente riconoscimento che le Colline trevigiane hanno ricevuto dall’Unesco»

Parte domani (venerdì 9 agosto) da Castelfranci in Irpinia, una delle zone elette per la produzione dei vini Docg Taurasi, il percorso del secondo ciclo di seminari previsti dal progetto BIOWINE (BIOlogical Wine Innovative Environment). Questi incontri saranno dedicati alle verifiche delle rielaborazioni adottate in seguito alle riflessioni maturate durante la prima fase di incontri tecnici in merito alla bozza del Regolamento intercomunale di Polizia rurale, obiettivo finale di questo lavoro, che costituisce il trasferimento di una “buona pratica” adottata da Comuni della provincia di Treviso in specifiche realtà territoriali della Campania e della Basilicata. Gli enti detentori della “buona pratica” sono le quindici realtà territoriali che rientrano nell’area di produzione della Docg Conegliano – Valdobbiadene (ente cedente il Comune di San Pietro di Feletto), territorio recentemente riconosciuto Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Le realtà del Sud della Penisola impegnate a recepire e adattare ai propri territori queste pratiche appartengono al territorio del Sannio (Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Guardia Sanframondi, che riveste anche il ruolo di ente capofila del progetto), all’Irpinia (Castelfranci), al Cilento nel salernitano (Caggiano e Sant’Angelo a Fasanella) e alla Val d’Agri, in provincia di Potenza (Roccanova e Grumento Nova). Il progetto è finanziato per circa 550 mila euro nell’ambito del PON Governance 2014/2020 su iniziativa dell’Agenzia per la Coesione Sociale, in virtù del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale dell’unione Europea.

Per quanto concerne il seminario di domani, che inizierà alle ore 18, è programmato nell’ambito dell’evento ‘Castelfranci Wine Festival’, che vedrà protagonisti i vini prodotti dal vitigno aglianico. Ad aprire l’incontro saranno i saluti di Generoso Cresta (sindaco di Castelfranci), di Nicola Parisi (presidente del Gal ‘I sentieri del Buon Vivere’) e Floriano Panza (sindaco di Guardia Sanframondi, ente capofila del progetto BIOWINE). A seguire gli interventi di Giovanni Quaranta (coordinatore scientifico del progetto), Benedetto De Pizzol (referente per i Comuni della area Docg Conegliano – Valdobbiadene) e Stefano Di Marzo (presidente del Consorzio di tutela vini di Irpinia). Le conclusioni saranno affidate a Maurizio Petracca (presidente della Commissione agricoltura del Consiglio Regionale della Campania) e Rosa D’Amelio (presidente del Consiglio Regionale della Campania).

Particolarmente significativa sarà la testimonianza di Benedetto De Pizzol, che oltre ad essere il referente dei Comuni cedenti la best practice ricopre anche la carica di coordinatore delle Città del Vino del Veneto. De Pizzol è stato coordinatore del gruppo intercomunale di lavoro che nel corso di circa otto anni ha disegnato sul territorio la pratica virtuosa.

«Lo spirito che ha guidato il lavoro per arrivare a redigere il nostro Regolamento intercomunale di Polizia rurale – dichiara De Pizzol – è stato soprattutto quello di dare vita ad uno strumento che fosse portatore di cultura. Una cultura di rispetto del territorio e dell’uomo che lo abita. È stato un percorso ampiamente condiviso, che ha coinvolto tutti gli amministratori locali insieme ai protagonisti che abitano e progettano il territorio. Inutile dire che questo lavoro, questo processo virtuoso adottato dai quindici Comuni dell’area di produzione della Docg Prosecco Conegliano – Valdobbiadene ha contribuito non poco anche al recente riconoscimento che le Colline trevigiane hanno ricevuto dall’Unesco. Dal 2010 abbiamo lavorato intensamente per cercare di creare quei legami per sentirci più comunità, condividendo attività e progetti importanti tali da imprimere un forte sostegno alla candidatura. Il Regolamento intercomunale di Polizia rurale ha inserito una normativa condivisa al fine di salvaguardare il patrimonio paesaggistico e ambientale oggi riconosciuto Patrimonio dell’Umanità. Tale normativa, che costituisce la base fondante del disciplinare urbanistico unico per tutti i Comuni interessati e finalizzato alla tutela del sito candidato, ha non a caso accompagnato il dossier di candidatura. Questa è stata una richiesta essenziale pervenuta direttamente dall’Unesco. La seconda attività che ha favorito tutto questo è stato sicuramente il riconoscimento ‘Conegliano Valdobbiadene Città Europea del Vino 2016’. È stato quello un anno cruciale, perché siamo riusciti a mettere in rete con tutti i Comuni della Docg quelle attività legate alla cultura del territorio legate al vino. Un esempio virtuoso, dunque, che tanto potrà contribuire – conclude De Pizzol – alla crescita anche dei territori campani e lucani impegnati in rete nel progetto BIOWINE. E tra questi cito l’esempio del territorio ‘Sannio Falanghina’, in questo anno indicato da Città del Vino e Re

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